Un uomo solo al comando, una vecchia scusa.
In questi anni si è fatto un gran parlare di cosa sia meglio per uscire dalla crisi sociale ed economica che attanaglia l’Europa e soprattutto il nostro Paese. Beh… cari amici e sostenitori, questi sono argomenti particolarmente cari al nostro gruppo. Riteniamo infatti che, quello che da più parti si evoca con esempi presi da altre parti nel mondo, non sia la giusta risposta.
Voler emulare, ad esempio, gli Stati Uniti d’America o la Federazione Russa, non ci porterà da nessuna parte. Questo aumenterà probabilmente il dilagante populismo e forse la rabbia dei nostri concittadini verso ciò che non va. Sosteniamo questo concetto perché ci limitiamo ad osservare alcune diversità che ci dividono. Non si deve dimenticare infatti che queste nazioni sono, per certi versi, parecchio differenti dal nostro paese. Hanno in estrema sintesi, una storia politica, culturale e sociale differente dal nostro sistema. Questo è l’errore in cui sovente si cade, ambendo a certi modelli politici.
L’esempio di casa nostra e del governatore Draghi.
L’ottimo discorso del Governatore Draghi tenuto in questi giorni, è quello nel quale ci identifichiamo di più. Draghi ha evidenziato ancora una volta, come le carenze qualitative della classe politica nazionale ed europea, non possano essere colmate da “tecnici”, seppur qualificati. Questa nuova figura politica non ha, in primo luogo l’autorità di organi elettivi e quindi gli strumenti indispensabili per procedere alle riforme. Senza contare l’incapacità di stimolare la progressione culturale e normativa, necessarie all’Europa, per recuperare il ruolo che sembra aver perduto. Per alcuni, forse mai completamente conquistato.
Per quanto ci riguarda è assolutamente auspicabile che le persone “intelligenti” divengano anche “utili”. Non possiamo permetterci di continuare a delegare ad altri, il compito di supplenti stabili alla mediocrità imperante. Quella mediocrità che purtroppo regna in gran parte dell’attuale classe politica Europea ed Italiana. Crediamo pertanto fondamentale ed auspicabile la crescita di una nuova classe dirigente, degna di questo nome a livello locale, centrale ed europeo.
Un uomo solo al comando, speriamo diventi il ricordo di un passato sempre più lontano.