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L’ultimo Consiglio Comunale e Qui San Vito a dir poco imbarazzanti
Per tante persone la lettura del “Qui San Vito” è imbarazzante, esattamente come la sensazione che proviamo costantemente nel dover commentare alcuni fatti in Consiglio Comunale. Più che Qui San Vito bisognerebbe chiamarlo “Qui Si Chiacchiera” o “Qui Si Scherza”, tanto è lontana la realtà che racconta. Se le cose fossero davvero come sono state rappresentate, non ci sarebbe nulla da dire, ma la triste realtà è ben altra. Crediamo si giusto, ancora una volta, far emergere aspetti che spesso rimangono nell’ombra. Quegli aspetti che si vorrebbe far passare come insignificanti, quasi delle sviste, quando insignificanti o frutto di sviste purtroppo non sono.
Quando mancano le idee, i soliti furbetti copiano ovunque e noi lo denunciamo anche in Consiglio Comunale
Il “giornalino”, se così lo vogliamo chiamare, offre uno spunto eccezionale per mettere in luce tutte queste mancanze, evidenti oramai a molti. Che sono, principalmente, l’assenza di idee e la totale mancanza di coerenza. Da tutto ciò il facile esercizio, per l’attuale amministrazione locale, di abbeverarsi spudoratamente alla fonte delle nostre idee. Per i furbi dalla memoria corta, ricordiamo tra le tante idee la Cittadella dello sport (dimenticata e addirittura ridicolizzata quando noi la rispolverammo), il campo da rugby, le tante infrastrutture dimenticate o le mancate soluzioni alle problematiche della scuola. Sentir poi “parlare”, chi ha sempre bollato come inapplicabili, troppo costose o inadeguate le nostre proposte, da una parte ci fa piacere, dall’altra ci costringe ad una riflessione: sulla credibilità politica di certe affermazioni e sulla capacità, di chi le proferisce, di garantirne l’applicazione.
Da rilevare inoltre quanto detto per la commissione Pari Opportunità. Sarebbe oggi fondamentale, il condizionale è d’obbligo, ricordare il ruolo della donna ma “non per sminuire l’uomo”. Questo è in assoluto contrasto con quanto sostenuto dalla responsabile, che non si è preoccupata prima e neanche adesso di proporre la piccola modifica al regolamento che consentirebbe il coerente inserimento di qualche figura maschile. La strada è sempre a senso unico.
Per chiudere la carrellata degli scivoloni pubblicati sull’attuale giornalino, diventato “Qui Coerenza”, ricordiamo l’infantile riduzione degli spazi dedicati alle opposizioni e le numerose ma poco fantasiose sviste riservate ai suoi componenti. I bambini della scuola d’infanzia hanno maggiore capacità di immaginazione.
La realtà sotto gli occhi di tutti
Stiamo assistendo ormai da molti anni al chiaro, incontrovertibile e inopinabile fallimento del modello dell’uguaglianza, del pensiero unico e dell’assistenzialismo, a scapito di modelli ispirati alla libertà. Quei modelli basati sulla valorizzazione delle singole potenzialità, dei tanti talenti inespressi e sullo sviluppo di nuovi modelli economici sostenibili. Produrre cantieri per garantirne la manutenzione senza pensare a come sviluppare l’economia, non è certamente serio, è dannoso ma soprattutto non è più accettabile.
Cosa sosteniamo in ogni Consiglio Comunale
In ogni appuntamento rinnoviamo il nostro invito a perseguire, per quanto possibile, politiche locali di produzione del reddito. Un processo quindi ragionato per lo stimolo dell’economia locale capace di valorizzare le specificità di questa bellissima cittadina e dei suoi tanti abitanti.
Il tempo non è dalla nostra parte, motivo per cui invitiamo tutti coloro che ne abbiano occasione a condividere e replicare le nostre sollecitazioni.